Un gruppo di donne vuole fare un documentario sulla precarietà imbattendosi in un regista che invece è allergico al tema della precarietà sul grande schermo. Comincia così un processo di trasformazione di tutti i protagonisti che porta lo spettatore in un vagabondaggio dello sguardo che scardina in profondità tutte le aspettative che il film stesso inizialmente collabora a creare. Lo strano oggetto in questione, può essere visto contemporaneamente come un documentario di immagini rubate a persone inconsapevoli e un film a soggetto con attrici e attori; ad ognuno degli spettatori l'ardua sentenza!!!
Per un ecologia dello sguardo!