Poiché il mondo contemporaneo è realmente un villaggio globale, è oggi possibile, come documenta Zippi Brand Frank, che una gravidanza, ottenuta dall'incrocio con seme isareliano e un ovulo statunitense, venga poi portata avanti da una donna che vive in Gujarat, uno stato dell'India occidentale. Il business della maternità surrogata è del resto l'ultima (e forse più estrema) forma di delocalizzazione che si sta affermando nel mondo occidentale: una pratica grazie alla quale si riesce ad aggirare problemi legali o impossibilità fisiche legati al sogno di avere un figlio. Possedendo, ovviamente, le possibilità economiche, per poterlo realizzare.