In tel fade


Ci sono luoghi che ci sembrano avere un cuore, luoghi che rappresentano un poco il "giardino segreto" che ciascuno di noi ha dentro, che ci ricordano che anche il presente ha un senso perchè c'è stato un "prima". Il monte Ventasso, ad esempio, per gli abitanti di Nismozza è "in tel fade", "là dove ci sono le fate". Dalla sua cima, le presenze eteree di un remoto culto ancestrale proteggono chi vive attaccato alla montagna… Questo è un viaggio nell'Appennino Reggiano, tra i luoghi della memoria e nella memoria dei luoghi, nei paesaggi immersi nelle nebbie autunnali, nelle piazze deserte sotto le nevicate abbondanti di fine inverno, nell'animazione degli sportivi che esplorano i fianchi della montagna nella calura estiva. Un percorso accompagnato da voci diverse, perchè mille sono le interpretazioni e i punti di vista su un territorio. Come dice Benedetto, uno dei testimoni di questo racconto, la Pietra di Bismantova è una pietra diversa secondo il punto di osservazione da cui la si guarda, e ognuno di noi vede il paesaggio che ci circonda con colori e sfumature differenti. Uno dei punti di vista è quello del fotografo-orologiaio Amanzio Fiorini, nato a Nismozza nel 1884, costretto poi ad emigrare negli Stati Uniti, dove iniziò a fotografare con una modesta Kodak. Tornato nelle sue montagne, aprì un atelier e divenne il fotografo dell'intera valle, immortalando in cinquanta anni di lavoro migliaia di visi di montanari, oltre a paesaggi, cerimonie e feste popolari dell'Appennino Reggiano. Oggi, la figlia e la nipote lo ricordano attraverso i suoi scatti, alla ricerca dei sentieri della memoria e dell'identità, che legano in un'unica trama le storie dei luoghi e delle persone.

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05 Giugno - 11 Giugno 2023
TORINO

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