La pandemia ha mutato il nostro rapporto con il paesaggio, ne abbiamo avuto nostalgia e lo abbiamo riscoperto soprattutto durante il tempo estivo. Attraverso una serie di “inquadrature-visioni” il film evoca la meraviglia e la complessità di alcuni paesaggi alpini della contemporaneità, riflettendo sulla nostra relazione con la natura.