Alos è un paese della Sardegna cancellato da una catastrofe negli anni Sessanta. Attraverso i ricordi ritrovati dell'unico sopravvissuto, l'anziano Antonio Gairo, si ricostruisce la vita nel villaggio prima della tragedia e gli eventi che hanno portato alla sua fine. Tutto finto, in realtà. Ma anche tutto vero, poiché Alos rappresenta le tante comunità di pastori sardi sconvolte dall'arrivo dell'industrializzazione negli anni del Boom. E la sua storia sembra quasi un racconto gotico, un giallo con colpevole: è la modernità, come sostiene il regista, ad aver ucciso paesi come Alos e la secolare cultura agropastorale della regione.