Un roccolo abbandonato, un quartetto di Maurice Ravel e poi pioggia, vento, neve e nebbia. In una successione impossibile, un piano sequenza presenta i quattro agenti atmosferici. Gli strumenti musicali che eseguono il quartetto diventano ciascuno la traccia audio corrispondente a ogni singolo agente. Così il primo violino sgocciola come la pioggia, il secondo si ovatta come la neve, la viola si muove come il vento e il violoncello riverbera come la nebbia.