Seduti comodamente nel buio della sala cinematografica, pochi di noi sono consapevoli o in grado di cogliere che la pellicola ha una porzione scura tra i fotogrammi e che senza quest'ultima non esisterebbe nessuna immagine. A partire da questa osservazione Klara Tasovska ci guida in un'affascinante riflessione su una delle antinomie più antiche della storia dell'uomo: quella tra luce e tenebra. Ascolteremo quindi le voci di astronomi, di proiezionisti o di un gruppo di ragazzi che hanno generato un blackout generale fino ad accompagnare la regista stessa in una vera e propria terapia dell'oscurità, verificando così la reale necessità dell'illuminazione artificiale per la nostra civiltà.