Andrea, figlio di un'insegnante e di un chirurgo, ha sedici anni e vive a Biella. Poco interessato alla scuola e al suo mondo in generale, sogna una vita diversa. Quando un noto pastore della zona, Niculìn, gli offre di prenderlo come garzone in cambio di vitto e alloggio, decide così di accettare immediatamente, riuscendo a convincere i genitori dopo lunghe discussioni. Seguiamo così la scelta del tutto inattuale di un ragazzo che ha abbandonato le concrete certezze della contemporaneità che affascinano tanti suoi coetanei, in nome della dimensione nomade e antica della pastorizia. Ma Andrea è felice così, tra campi, pascoli, greggi di pecore e a contatto con la natura.