Tra le duecentomila pagine degli atti del processo intentato dagli ex dipendenti dell'Eternit di Casale Monferrato alla dirigenza dell'azienda ormai chiusa, sono nascoste storie e verità dolorose: quella degli operai che per anni hanno lavorato a contatto con l'amianto senza alcuna protezione, contraendo terribili malattie; quella di una città che ancora piange i propri morti, su cui aleggia la presenza della fabbrica maledetta; quella della dirigenza straniera che, pur sapendo i rischi a cui erano esposti i propri lavoratori, non ha fatto nulla per proteggerli. Queste ferite ancora vive hanno portato all'apertura del più grande processo del genere in Italia.