DI PADRE IN FIGLIA è la storia di Sonia Spagnoli, una giovane universitaria, fragile e coraggiosa e di un coro di personaggi, primo fra tutti suo padre Giacomo con cui divide le estati in una malga a 2200 metri, che l'affiancano e la rendono per nulla solitaria. Con Sonia tante persone e luoghi diversi a fare da cornice alla sua vita di ragazza aperta al mondo. Gli ingredienti del racconto si identificano nei suoni della montagna, non silenziosa come si potrebbe credere, e del lavoro che su di essa si svolge: suoni ritmici, mai casuali, che formano una colonna sonora per nulla artificiale e magica; nelle mani dei protagonisti, nei loro gesti semplici eppure somma (e resto, direbbe il priore di Bose, Enzo Bianchi) di una cultura antica: le mani di Sonia mentre pettina il burro, quelle di Giacomo mentre fa nascere dalla caldera una acerba forma di Silter, quelle di Giovanni, in continuo e precario equilibrio, alle prese con le mammelle di una vacca ed anche quelle del piccolo Ivan, già padrone di azioni da adulto; e infine nel tempo : lento nelle azioni quotidiane eppure cosi impellente nell'anticipare le tappe della vita. In montagna diventi grande troppo presto, diventi anziano troppo presto ma al termine della giornata, tutti hanno la consapevolezza di aver dato quello che si può , mai di meno, molto spesso di più.
