Il terzo capitolo del trittico iniziato con Il pianeta azzurro e proseguito con Nostos, il ritorno, ci porta nel piccolo borgo mantovano Castellaro Lagusello, dove la semplicità di sentimenti e gesti, oggi quasi dimenticati, si sussegue nelle stagioni della vita. I giochi dell'infanzia, le sorprese e i turbamenti dell’adolescenza, i balli, gli amori, i matrimoni. I vecchi stanno fermi, osservano in ascolto; negli adulti affiora la nostalgia di una giovinezza che si allontana. Il vociare degli abitanti si intreccia ai rumori quotidiani e ai suoni intangibili della natura, mentre la luce dei paesaggi segue la sua circolarità scandendo lo scorrere del tempo. Il gusto delle sere estive, l’autunno con la danza leggera delle foglie al vento e, infine, l’arrivo della neve a segnare un nuovo inizio.
