Il dramma della miseria in uno dei paesi del mondo a maggiore crescita economica. La Cina ogni anno importa più di 6 milioni di tonnellate di rifiuti metallici e elettronici da riutilizzare. Così nasce il disastro di Fenjinang, un tempo ridente cittadina nel sud-est, oggi discarica a cielo aperto. In un dispiegarsi a perdita d'occhio di officine, botteghe e baracche, migliaia di disperati, arrivati da ogni parte del paese, cercano un'alternativa alla povertà nell'industria del riciclo. Ciò che affrontano rasenta la schiavitù, con orari massacranti e condizioni igieniche spaventose, tra pericoli di ogni tipo, rischi di soffocamento e avvelenamento per fumi tossici e acque inquinate.