Mario, suo figlio Alessandro e Bruna vivono nel "triangolo della morte", la zona della provincia di Napoli tra Acerra, Nola e Marigliano nella quale la camorra ha per anni gestito la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti industriali provenienti dall'Italia del Nord. A causa delle sostanze tossiche presenti nel terreno, Mario e Alessandro hanno visto morire diversi familiari e gran parte delle loro pecore, mentre Bruna ha contratto l'endometriosi. Le loro storie, oltre a quella del medico attivista Gennaro Esposito, raccontano il sofferto legame dei campani con la loro terra, evidenziando una ferita non solo ambientale, ma anche sentimentale e culturale.