Ignazio Ciccarello è un pastore siciliano, proprietario di un gregge di pecore. Come molti suoi conterranei, da ragazzo è emigrato al Nord. Non riuscendo però a trovare un lavoro soddisfacente, e continuando a sentirsi non accettato e perso in una realtà a lui aliena, ha deciso di tornare nella sua terra e di occuparsi degli animali, come già suo padre e suo nonno prima di lui: un lavoro faticoso, senza giorni di riposo. Ma è in questo concreto rapporto con la natura, scandito da veri e propri riti antichi e quotidiani come la mungitura, che Ignazio capisce di appartenere a un mondo, riuscendo a dare un senso alla propria esistenza e trovare così la sua libertà.