Spunti di riflessione didattica
«Quando sono diventato un fotografo, volevo celebrare l’eleganza e la bellezza della Natura. Ma presto ho capito che c'era qualcosa di più complesso nel mondo, riguardo lo scontro tra uomini e natura. E ho sentito un fortissimo bisogno di testimoniarlo. Questi eventi fanno parte del tessuto e della storia del nostro tempo».
Appassionato alpinista con una laurea in Geografia e Geomorfologia, Balog si è sempre sentito ugualmente a suo agio in cima all’Himalaya così come nelle rapide di un fiume, nella Savana africana o tra le calotte polari. Fotoreporter per “Mariah Smithsonian” e “National Geographic”, a partire dagli anni Ottanta spontaneo è il suo passaggio dal fotogiornalismo scientifico a quello naturalistico. Spinto dal bisogno di indagare la complessità di un mondo in divenire, Balog, attraverso il suo obiettivo, prende ad esplorare la relazione tra uomo e natura, ne coglie i punti di collisione, documentando in modo sempre più efficace e suggestivo la progressiva modificazione dell’ambiente sotto l’influenza dell’agire umano. Nel 2007 fonda l'Extreme Ice Survey (EIS), un innovativo programma fotografico a lungo termine che integra arte e scienza per dare una "voce visiva" ai mutevoli ecosistemi del Pianeta. Grazie all’EIS, Balog porta a termine uno tra gli studi più ampi mai condotti prima, da lui intrapreso sul finire degli anni Novanta: decine di fotocamere posizionate nell’arco di otto anni sui ghiacci della Groenlandia e dell’Alaska che, giorno dopo giorno, mostrano in timelapse il loro scioglimento. Immagini di mutamenti drammatici e allarmanti che confluiscono nel documentario Chasing Ice (2012), diretto da Jeff Orlowski, nominato all’Oscar, vincitore dell’Emmy Award nel 2014 e Menzione Speciale alla 15^ edizione di CinemAmbiente. Il film è un esempio di perseveranza dello spirito umano e del coraggio di affrontare rischi fisici e sfide finanziare, aspetti costanti che porteranno anche alla realizzazione di The Human Element per la regia di Matthew Testa. Portavoce mondiale in materia di cambiamenti climatici, interviene alle Conferenze ONU di Copenaghen (COP 15) nel 2009 e di Parigi (COP 21) nel 2015.
Nel 2019 il Festival CinemAmbiente assegna a James Balog il premio speciale Movies Save the Planet.