Tra le famiglie nomadi della Mongolia che d'estate tornano sui monti Altai, c'è anche quella della tredicenne Aisholpan. Appartenente a un'antica stirpe kazacha di addestratori di aquile, la giovane vorrebbe percorrere la strada dei suoi antenati e partecipare all'annuale Festival dell'Aquila Reale. Grazie all'aiuto di suo padre, riuscirà a imparare il mestiere riservato solo agli uomini e ad addestrare con successo un aquilotto tutto suo. Tratto da una storia vera, il film è un delicato racconto di conquista al femminile in cui sogno e determinazione assumono tinte di toccante poesia.