Per sconfiggere la piaga delle morti e degli incidenti sul lavoro il
primo passo è quello di un cambiamento culturale finalizzato alla
prevenzione del rischio. Partendo da questa convinzione INAIL Piemonte, Museo Nazionale del Cinema e Festival CinemAmbiente hanno prodotto cinque brevi documentari sulle buone pratiche di sicurezza sul lavoro.I
film, della durata di circa dieci minuti ciascuno, documentano la
realtà di alcune aziende piemontesi, appartenenti a diversi settori
produttivi, che si sono distinte per il loro impegno nel realizzare
soluzioni avanzate per la prevenzione del rischio dei lavoratori e
dell'ambiente. Obiettivo del progetto è portare a conoscenza esempi
concreti su come si possono metter in pratica standard elevati di
sicurezza sui luoghi di lavoro per stimolare un processo di emulazione:
da qui il titolo "Sicurezza si può".I lavori sono stati realizzati da cinque giovani promesse del cinema italiano
(Paolo Ceretto, Alessandro Nucci, Margherita Pescetti, Alessandro Pugno
e Francesco Uboldi ), vincitori di un concorso nazionale che ha visto
la partecipazione di oltre cento candidati. Dopo un anno di ricerca,
preparazione e realizzazione, i registi sono riusciti nella difficile
impresa di documentare casi positivi di sicurezza sul lavoro.Dopo
l'anteprima i film parteciperanno a festival specializzati, verranno
distribuiti in dvd, proposti alle televisioni italiane e messi a
disposizione via internet.La fabbrica di cioccolato Un racconto sulla sicurezza del lavoro tra tradizione e innovazione di Paolo Ceretto - Azienda Peyrano Possono le innovazioni sociali apportate dalle norme sulla sicurezza convivere con un'azienda dalla tradizione artigianale centenaria? Peyrano, azienda simbolo dell'eccellenza della tradizione culinaria, cerca la
strada per riuscire a stare al passo coi tempi, pur non perdendo la
propria identità di fabbrica artigianale, creando uno scontro tra i
lavoratori che è uno scontro tra generazioni, tradizioni, e vita
quotidiana.
Si salvi chi può! La sicurezza tra il dire e il fare di Margherita Pescetti - Azienda Zublena Il settore edilizio è uno di quelli a più alto rischio d'incidenti. Per azzerare i rischi in un cantiere non basta l'applicazione meccanica delle normative vigenti, serve un lavoro costante di formazione teorica e pratica il cui scopo è la responsabilizzazione dei soggetti
interessati. "Si salvi chi può!" racconta l'impegno e la fatica
necessarie a realizzare la sicurezza nei cantieri e si interroga sul
valore di questi sforzi nel mercato degli appalti pubblici.
Tutto questo è raccontato attraverso lo sguardo alieno della troupe, che per
la prima volta si trova a entrare in un cantiere edile e ad
approcciarsi alle tematiche di sicurezza. La pressa La sicurezza sul lavoro nell'epoca delle macchine di Alessandro Pugno - Azienda Corcos Industriale Il film traccia a grandi linee la storia del rapporto tra uomo, macchina e
sicurezza sul lavoro dagli inizi del 900 ad oggi, scoprendo come la
paura per le macchine si sia trasformata in una fiducia quasi
incondizionata. Come mai s'è ribaltata questa prospettiva? L'uomo non
deve più temere le macchine, ma solo i propri sbagli? Che sorprese
riserva il futuro? Ma soprattutto: la cultura della sicurezza è una
conquista da attribuire solo al progresso tecnologico? A queste domande
rispondono i lavoratori di oggi, di ieri e di domani, attraverso
immagini d'archivio e riprese effettuate in un'industria leader
nell'automazione e tecnologizzazione degli spazi di lavoro.Il Martini e la ricetta della sicurezza In una realtà d'avanguardia per certificazioni e adeguamenti tecnologici, è comunque la cultura aziendale a fare la differenza in fatto di sicurezza di Francesco Uboldi - Azienda Martini&Rossi Rispetto agli interventi tecnico-ingegneristici sulla sicurezza, la
Martini&Rossi è assolutamente all'avanguardia. Eppure, il nodo
fondamentale sembra stare da un'altra parte: più che nelle evidenze
tecniche e nelle certificazioni ufficiali, nella cultura aziendale. Di
qui la scelta di guardare a questa realtà industriale, storico emblema
del made in Italy, come a una "grande famiglia", prendendo a prestito
la definizione di molti dei suoi dipendenti. E raccontandone il
percorso in fatto di sicurezza sul lavoro attraverso la ricetta del suo
prodotto più celebre, il Martini. Rischio Residuo La lotta quotidiana contro l'imprevedibilità del comportamento umano di Alessandro Nucci - Azineda TRW Automotive Italia - Stabilimento di Bricherasio Una
moderna fabbrica del nord produttivo italiano. Si producono airbag, gli
strumenti di sicurezza per auto più famosi e rivoluzionari. Centinaia
di persone trascorrono qui sei ore della propria giornata, in un
ambiente luminoso, asettico, sicuro dove si cerca di non lasciare
niente al caso. Ma c'è un nemico nascosto: è il rischio residuo
derivato dal comportamento umano. Solo quando manager e lavoratori
uniscono le forze è possibile avvicinarsi sempre più alla vittoria
della battaglia contro l'imprevedibilità.