Un film sullo scorrere del tempo, sul passare delle stagioni e, in ultima analisi, sull'essenza del cinema. Composto unicamente da ritratti di contadini e gente comune delle campagne russe, che, restando immobili per tutta la durata dell'inquadratura, esaltano il movimento del paesaggio alle loro spalle. La rappresentazione di una realtà in disfacimento, destinata ad essere inghiottita dal tempo e dall'indifferenza di un mondo sempre più frenetico, incapace di apprezzare la lentezza della natura.