Deserto rosso

di Michelangelo Antonioni Fiction Italia 1964 120'

Primo film a colori di Antonioni, che per la fotografia si avvale del grande direttore Carlo Di Palma, Deserto rosso rappresenta una svolta cruciale per lo sviluppo della sua poetica dello straniamento esistenziale, dell'incomunicabilità tra soggetti e dell'alienazione della persona umana e dell'ambiente. Ma il film è anche una riflessione su una possibile estetica della modernità ... in stretto rapporto con alcune realizzazioni della ricerca artistica, dall'informale a Burri. Il mondo di Antonioni diventa materico, i colori ... anche quelli naturali ... acquistano tonalità acriliche: non a caso, raccontava Carlo Di Palma, in alcune scene Antonioni fa letteralmente "ridipingere" la realtà per renderla più espressiva. Il lavoro dell'uomo, organizzato in grandi complessi industriali trasforma il paesaggio, e i risultati di questo superomismo incontrollato ... simboleggiato dalla chimica che interagisce con la struttura della materia, mentre modificano talvolta in modo irreversibile l'ambiente, non sono tuttavia privi di un'apocalittica bellezza. Dopo L'Ere industrielle. Mètamorphose du paysage di Eric Rohmer, realizzato l'anno precedente, Deserto rosso è sicuramente il riflesso per immagini più efficace della problematica interrelazione tra produzione industriale e paesaggio naturale ed umano.

Nazione:

Italia

Iscrizione film

26° Festival

CINEMAMBIENTE

05 Giugno - 11 Giugno 2023
TORINO

Iscrizione concorso

 

CINEMAMBIENTE

 
JUNIOR

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