«Fino al 1996 de "L'Italia non è un paese povero" non c'era più traccia. Non si trovava all'archivio della RAI né all'archivio dell'ENI, e l'unica copia presente in Cineteca Nazionale era una versione in inglese più corta di circa venti minuti e con un commento completamente riveduto. Dopo una serie di ricerche si scopre che in tre cineteche europee esiste una copia da positivo della versione originale voluta da Ivens ... » (Stefano Missio). Il documentario ripercorre, con immagini e interviste dei protagonisti, la genesi, le complicate vicende e la lavorazione dell'unico film di Ivens girato in Italia. Il contesto politico, le condizioni lavorative, i tagli e il problema della versione originale de L'Italia non è un paese povero, considerata perduta per più di trent'anni, riemergono contemporaneamente alla riscoperta di un'opera ben più importante di quanto la censura per molto tempo ha lasciato intendere. Con semplicità e precisione questo documentario di Stefano Missio riesce a ridisegnare un panorama indispensabile alla comprensione delle intenzioni e del lavoro di Ivens.