Un impiego sempre più massiccio e diffuso di colture Ogm, potrebbe, in pochi anni, trasformare radicalmente il nostro territorio. Con devastanti danni non solo ambientali. E anche la straordinaria ricchezza vegetale e cromatica di un paesaggio come quello rappresentato da un prato di montagna in primavera rischia quindi di diventare un pallido ricordo sbiadito, soppiantato da un mondo caratterizzato dalla perdita di varietà in nome di una standardizzazione dalle tinte uniformi.