Partendo da un verso di una canzone di Fabrizio de Andrè, "A Cimm-a", Silvio Soldini racconta i cambiamenti subiti nel corso degli anni dal territorio ligure, con tutte le conseguenze: attraverso cinque differenti capitoli ("I fiori", "Gli ulivi", "La pesca", "I marinai" e "L'acciaieria"), veri e propri percorsi nelle esistenze di altrettante persone, scorrono le immagini e i ricordi di vite semplici, scandite da ritmi ormai tramontati e da una dimensione del lavoro dura e spesso difficile. A fare da sfondo le trasformazioni territoriali e sociali, che, dopo la corsa alla modernità e all'industrializzazione, inducono oggi alla valorizzazione del paesaggio e a un contatto più diretto e consapevole con la natura.