Madushani, studentessa ventenne di Galle (Sri Lanka) parla dello tsunami e di come lo shock seguito al maremoto abbia alterato il rapporto della gente con il mare. Nella mattina del 26 dicembre 2004, l'oceano dei pescatori, dei templi e dei giochi da spiaggia si trasforma improvvisamente in un mostro furioso che semina morte e distruzione. I cingalesi della costa sud vivono sul mare, ma in pochi sanno nuotare. In seguito al disastro, molti credono di dover imparare per avere più possibilità di sopravvivere. In caso di un nuovo allarme. Dopo mesi di paura in cui l'oceano era diventato un luogo pericoloso in cui non andare, la gente del luogo ristabiliste, seppure con diffidenza, il rapporto con il mare.