Matera. In un futuro distopico un'umanità deforme e completamente automatizzata è assoggettata al controllo di una multinazionale petrolifera e non è più ormai neanche in grado di percepire l'infernale paesaggio, devastato e pestilenziale, in cui è costretta a vivere. Ma non tutto è perduto e in fondo basta poco per risvegliare le coscienze, riappropriarsi del proprio corpo e salvare così il proprio territorio da chi lo vuole sfruttare, avvelenandolo per meri scopi economici.