poterla salvare da questo torbido universo di sopraffazione e squallore: ad attenderla una nuova vita e un impiego in fabbrica, duro e sottopagato… Ritratto intimo che con sensibilità scandaglia un mondo troppo spesso tenuto nascosto, in cui immigrazione e emarginazione sembrano andare di pari passo, riprendendo il percorso iniziato con Nera, Welcome to my World (2007).<%YOUTUBE=gekBWxBZfBM%>