Per Fernando Solanas, Memoria del saqueo è un ritorno alle radici. Ancora una volta, infatti, utilizza il cinema, proprio come era avvenuto nel 1968 con La hora de los hornos, come medium capace di indagare la realtà politica e sociale del proprio paese. E l'Argentina che appare in questo ritratto pieno di furore e amore, scossa dalla crisi economica degli ultimi anni, dalle conseguenze della globalizzazione e delle politiche neoliberiste del governo, a cui si aggiungono la corruzione dilagante e lo spreco di denaro pubblico. Un film che contribuisce, con uno sguardo fortemente militante, a portare avanti il dibattito sugli effetti disumani della globalizzazione, con la coscienza che un altro mondo è possibile.