Cinquant'anni fa, un vasto programma industriale impiantava fabbriche metallurgiche e petrolchimiche nella zona occidentale del porto di Dunkerque. Per permettere alle petroliere di avvicinarsi il più possibile ai siti di trasformazione del petrolio, fu costruito uno sbarramento lungo sette chilometri: la diga di Break. Essa delimita una bellissima spiaggia che in estate, a dispetto della pericolosità del luogo, è frequentata da numerosi bagnanti. La diga è un confine tra ciò che consideriamo naturale (la spiaggia, il mare, le onde) e la stupefacente industrializzazione rappresentata dalle raffinerie e dalle fabbriche. E offre uno sguardo su questo mondo creato dagli uomini, permettendoci di riflette su ciò che il nostro stile di vita consumistico implica, modificando le nostre vite.