Immagini e suoni dalla valle di Keita, in Niger: per fronteggiare l'avanzare apparentemente inesorabile del deserto, gli abitanti, con il sostegno di agenzie internazionali per lo sviluppo, piantano alberi e costruiscono nuovi sistemi d'irrigazione. Il risultato? 5000 km quadrati di terreno, prima desolato e improduttivo per i disastrosi periodi di siccità degli ultimi trent'anni, ritornano fertili, ospitando rigogliose coltivazioni. Sam Cole documenta in modo innovativo come sia stato possibile riportare la vita e la speranza in una delle aree più povere del pianeta. Il cortometraggio è stato presentato in un'installazione collettiva tenutasi presso il "MLAC-Museo Laboratorio d'Arte Contemporaneo" dell'Università La Sapienza di Roma. In concorso nella sezione "Corto DOC" al Bellaria Film Festival, ha ricevuto una menzione speciale della giuria.