Il silenzio e i grandi spazi del Parco Nazionale del Gran Paradiso sono gli elementi della quotidianità di Dario Favre, guardacaccia nella riserva, seguito per un anno dal regista, tra lunghe camminate notturne, il salvataggio di animali feriti, la contemplazione della natura incontaminata delle Alpi, ritratta con una profondità lontana dagli stereotipi da cartolina. In un altro mondo c'è la storia un uomo, del suo attaccamento al lavoro, della solitudine con cui deve confrontarsi, del rapporto con la figlia che lo aspetta a casa, raccontata con un uso poco invasivo, quasi mimetico, della videocamera, che segue il protagonista anche nelle situazioni più difficili.