Il mondo come un pallone che rotola per le vie della città, passando di mano, rimbalzando sui marciapiedi, evitando per puro caso i mille pericoli che la presenza umana comporta. Abbandonata a sé stessa la palla/Terra potrà contare solo sull'aiuto di un bambino, l'unico che se ne prende cura. Cortometraggio poetico che utilizza il linguaggio del video musicale.