Nel carcere della Giudecca, a Venezia, c'è un orto: l'orto delle meraviglie. Ogni giorno un gruppo di detenute lo cura e ne consuma i prodotti, trovando in un ortaggio o in un frutto un appiglio alla vita reale. Al di là dell'orto c'è la laguna, con i suoi odori salmastri e i suoi rumori inconfondibili, un cantiere navale dove qualcuno fischietta una vecchia canzone veneziana, un appartamento da cui arriva il profumo di un sugo al pomodoro... Le detenute ascoltano, conver- sano, pensano, sorridono. Soprattutto, riconoscono nei doni della terra piccoli regali che la prigione trasforma in momenti di autentica poesia.