Buongiorno Taranto
Storie ai confini della realtà

di Paolo Pisanelli Italia 2014 84'

Tensioni e passioni di una città come Taranto, in cui terra, aria e acqua sono avvelenati dall'inquinamento industriale del più grande stabilimento siderurgico d'Europa, costruito in mezzo alle case e inaugurato quasi cinquant'anni fa. Grazie a una radioweb nomade e militante si raccontano così la rabbia e i sogni degli abitanti di un territorio che, come dichiara lo stesso regista, «è lo specchio del degrado di un'Italia in crisi esistenziale che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione di un Mezzogiorno prevalentemente rurale, ora si trova incagliata nei conflitti aperti tra industria e ambiente, tra identità e alienazione, tra salute e lavoro ».

Buongiorno Taranto, storie ai confini della realtà dalla città più avvelenata d'Europa, è un film documentario di Paolo Pisanelli prodotto dalla cooperativa sociale Big Sur e l'associazione OfficinaVisioni e sostenuto dall'Apulia Film Commission che vede  la partecipazione di Michele Riondino.

UN CINE-OCCHIO RADIOFONICO SULLA CITTÀ È un viaggio attraverso le tensioni e le passioni di una città immersa in una nuvola di smog. Le rabbie e i sogni dei suoi abitanti sono accompagnati dalla cronaca di una radio nomade e intermittente, che ogni mattina in diretta dalla città vecchia saluta i radioascoltatori: "Buongiorno Taranto!". è una radio strampalata, fatta di parole, musica e tante immagini, un cine-occhio digitale che scandisce il ritmo del film e insegue gli eventi che accadono ai confini della realtà, tra rumori alienanti e odori irrespirabili. Un viaggio sur-reale accompagnato da esplosioni di bellezza sommersa e ipnotici tramonti sul lungomare. Due speaker, un uomo e una donna, rincorrono la cronaca cittadina, la raccontano dai luoghi più impensabili e appena è possibile condividono sul web informazioni e pensieri. La voce della radio si fonde con i suoni e i rumori della città, passando da un brano rock al rumore di un altoforno in piena attività, da una sperimentazione elettronica degli Invidia Project al richiamo di un venditore di pesce nel mercato della città vecchia, dal coro di ultrà rossoblù fino alla banda in processione dietro i Santi Medici, dalla lista dei veleni e dei dati sulle morti per tumori alle poesia del tarantino Angelo Lippo, fino alle note di una fisarmonica sulle rive inquinate del mar Piccolo. AI CONFINI DELLA REALTÀ La città di Taranto è un luogo ai confini della realtà, in cui le case sono tinte di rosa diossina, il verde è inaccessibile perché troppo inquinato e neanche i morti possono trovare riposo in un cimitero troppo contaminato per accoglierli. Per comunicare al meglio questa condizione surreale, le immagini del film sono un flusso continuo ed eterogeneo, un ribollire di stacchi veloci e piani sequenza generati da macchine diverse che fissano le azioni di una città sospesa, che rischia di dare fuoco a una rivolta. è una sorta di Taranto calling dal ritmo travolgente che intesse un patchwork di immagini di qualità differenti, secondo il tipo di connessione che si riesce a stabilire con le cose che accadono: Full HD, HDV, DVcam, riprese col cellulare, videocamere di controllo, immagini sgranate scaricate da internet, 35mm e 16mm di vecchi documentari in bianco e nero, Super8 di film di famiglia, fotografie e cartoline... ALLA RICERCA DELLA BELLEZZA SOMMERSA Finora la videocamera di Buongiorno Taranto ha fatto incursione tra i sipari del teatro CREST che da anni lavora nel centro storico della città con interventi culturali e sociali, ha immortalato le performance di Tommaso il pirata che vive nel quartiere Tamburi e partecipa a tutte le manifestazioni, ha ripreso le prove della band dell'attore tarantino Michele Riondino, ha seguito cortei, assemblee, processioni, mercati e sguardi, ha catturato suoni di fabbrica e visioni di nuvole nere, esplorando luoghi e territori, incontrando persone, raccogliendo narrazioni. Il ruolo di un filmaker può essere quello di una sentinella che protegge i luoghi con lo sguardo e racconta le trasformazioni e le dinamiche sociali. Se filmare i luoghi vuol dire prendersene cura, Buongiorno Taranto lo fa anche attraverso parole e musiche, strumenti di protezione e di scoperta della bellezza nascosta o perduta della città ionica. Le riprese del film iniziano a luglio 2012, quando la bufera giudiziaria e il conseguente blocco della produzione dell'impianto siderurgico dell'Ilva ha scatenato le proteste e le speranze di tanti tarantini. Si è acceso un faro su una questione che esiste da decenni, ma che solo nell'ultimo anno è esplosa in tutte le sue contraddizioni. Buongiorno Taranto nasce per rispondere a un'urgenza, quella di raccontare la realtà utilizzando la telecamera e dare voce a quello che accade. A novembre 2012 l'Apulia Film Commission attraverso il National Film Fund III ha scelto di sostenere il progetto con un importo di 20.000 euro. Buongiorno Taranto è una produzione dal basso e per completare la fase di post-produzione è necessario un contributo collettivo di 5.000 euro.

Regista:

Paolo Pisanelli

Nazione:

Italia

Sito web ufficiale:

www.buongiornotaranto.it/web/

Descrizione

Un esorcismo, una sfida, un'immersione in visioni diverse. È Buongiorno Taranto, un progetto per costruire una narrazione fatta di immagini, suoni e parole della città più avvelenata d'Europa. Al centro la realizzazione dell'omonimo film con la regia di Paolo Pisanelli, prodotto dalla cooperativa leccese Big Sur e dall'associazione OfficinaVisioni con il sostegno dall'Apulia Film Commission.
Buongiorno Taranto è un saluto a una città che si risveglia dal torpore di un'allucinazione collettiva in cui è caduta nella ricerca di una felicità illusoria. È un sole che si fa spazio tra le nuvole di fumo per esorcizzare la paura e sfidare l'immobilismo, l'indifferenza e la rassegnazione.

Fare un film è prima di tutto un'esperienza, un corpo a corpo tra chi filma e chi è filmato. Un viaggio in cui ci si perde, che ti conduce a esplorare luoghi e a incontrare persone e realtà differenti. Il videoblog è un taccuino condiviso di questa esperienza, ricco di appunti e suggestioni: una forma di riciclo necessario dove riportare frammenti tratti da centinaia di ore di esplorazioni audiovisive e materiali d'archivio e tracce di scritture e narrazioni.
All'interno del film, la voce narrante è quella di un cine-occhio radiofonico che diventa il megafono degli umori della città. La radio è l'espediente narrativo attraverso il quale ricucire le storie di Taranto: nel video blog è possibile ascoltare le prove tecniche di trasmissione della radio Buongiorno Taranto.
Il lavoro di ricerca sulla città è stato alimentato anche da materiali scoperti grazie al web e condivisi in una sorta di oblò che, ispirandosi alla celebre trasmissione televisiva di Enrico Ghezzi, diventa un 'Blob' sulla città, un magma di documenti audiovisivi diversi, dai videoclip musicali agli approfondimenti televisivi.

Il videoblog è il laboratorio condiviso del processo di creazione del film. è un viaggio dentro la città, un contenitore aperto ai contributi e alle visioni per ricercare la bellezza sommersa o perduta, per curare i luoghi attraverso lo sguardo, le parole e la musica. Con Buongiorno Taranto vogliamo promuovere la partecipazione attiva alle trasformazioni in corso per non subirle passivamente. È un modo per immaginare e costruire una città diversa.

Quella di Taranto è una storia che riguarda tutti: è lo specchio del degrado di un'Italia in crisi esistenziale che dopo aver puntato sul processo di industrializzazione di un Mezzogiorno prevalentemente rurale, ora si trova incagliata nei conflitti aperti tra industria e ambiente, tra identità e alienazione, tra salute e lavoro. Taranto oggi è chiamata a scegliere quale strada seguire, superando quel "Ce m n futt a me!" (che me ne importa a me?) che ha accompagnato il processo di degrado della città e dell'Italia tutta.
Per contribuire alla rinascita di questo territorio ai confini della realtà è necessario sentire propria la sua storia e considerarsi tutti un po' tarantini.

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