Ecocide: A Strategy of War

Ecocidio: una strategia bellica
di E. W. Pfeiffer 1981 23'

Entrambi i film (Ecocidio: una strategia bellica e L'agente segreto), il secondo dei quali è stato premiato in diversi festival, analizzano le conseguenze ambientali della strategia bellica americana nel Vietnam. Nel corso dei bombardamenti aerei furono sganciate qui più bombe di quelle impiegate da tutti i contendenti della seconda guerra mondiale, 120 kg di esplosivo per ogni essere vivente. Fra queste, 285 milioni di bombe a grappolo, il cui alto tasso di inesplosione le rende simili a mine antiuomo. Massiccio e devastante fu soprattutto l'uso del napalm, precedentemente usato in Giappone, dove aveva fatto più vittime delle due atomiche, e dei defoglianti, fra cui l'agent orange (agente arancione), altamente cancerogeno per la presenza di diossina. Questi tre tipi di armi furono sistematicamente impiegate contro villaggi, foreste e campi coltivati, all'interno di una strategia che mirava ad affamare la popolazione e ridurre le crescenti perdite dei soldati americani impegnati nel conflitto. Quando la guerra era ormai persa ed erano già iniziati i ritiri delle truppe di terra e le trattative per gli accordi di pace, i bombardamenti vennero intensificati e proseguiti ancora per anni, allo scopo di impedire, con l'aiuto del successivo embargo, la possibile ripresa economica e scoraggiare altri tentativi di indipendenza da parte di paesi collocati nella cosiddetta area di influenza americana. Le conseguenze a lungo termine sono una devastazione ambientale spaventosa, causata soprattutto dai 200 litri di defoglianti per ettaro irrorati in media sul paese. Gravissima anche la presenza di milioni di ordigni inesplosi e di mine antiuomo disseminate nel terreno, di cui gli americani si sono rifiutati di fornire sia le mappe che le procedure di disinnesco. L'agent orange ha mietuto vittime tuttavia anche fra gli stessi soldati americani ammalatisi di diverse forme tumorali. Altissimo anche il numero dei loro figli nati con malformazioni congenite. Dopo una lunga lotta legale le industrie chimiche produttrici dell'agent orange hanno patteggiato nel 1984 un rimborso con i reduci, 50.000 dei quali hanno visto riconosciuta la dipendenza della propria malattia dalla contaminazione chimica. Solo nel 1997 sono stati riconosciuti dei risarcimenti anche per le più gravi malformazioni dei loro figli.

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26° Festival

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05 Giugno - 11 Giugno 2023
TORINO

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