Una meditazione sul vuoto dell'immagine, del cinema, della città, dei luoghi. Berlino è vista come un buco in bianco e nero, Wim Wenders vi si aggira con la schiena china, Jean-Luc Godard rilascia alcune dichiarazioni, Jean Nouvel traccia le linee progettuali di future costruzioni. La regista realizza un "road movie" statico: le inquadrature fisse descrivono le direzioni in movimento, le lunghe panoramiche i punti di fuga. Il continuo movimento è l'unica certezza.