La città fantasma di Pripyat, vicino a Chernobyl, il complesso archeologico di Petra, in Giordania, il lago d'Aral con le tante navi poggiate sul suo fondo asciutto, ma anche i campi di tulipani in Olanda, gli immensi paesaggi di ghiaccio dell'Antartide, La Mecca invasa dai pellegrini o il lago Ciad, la cui popolazione rischia di scomparire. Sono solo alcuni dei luoghi immortalati da Yann Arthus-Bertrand in un documentario che è una sorta di sequel e nello stesso tempo un backstage di Home, il film con cui il fotografo francese si interrogava sul reale impatto ambientale del riscaldamento globale, dell'inquinamento e della deforestazione sul nostro pianeta.