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SPUNTI DI RIFLESSIONE DIDATTICA - PER LE SCUOLE
Le api sono insetti sociali come le formiche, cioè vivono in società numerose (fino a 90.000 individui!) e ben organizzate, dove ognuno svolge con efficienza il proprio compito. La società delle api si fonda su tre "mestieri" ben distinti a cui si appartiene già dalla nascita: la regina, le operaie e i fuchi (maschi).
La regina è la madre di tutte le api di un alveare ed è l'unica ad essere alimentata per tutta la vita con la pappa reale; tutte le altre api vengono nutrite con un impasto di miele, acqua e polline.
E' solo la diversa dieta quindi che determina il destino di un'ape. Ogni colonia ha soltanto una regina che può vivere fino a 5 anni e che è più grande delle altre api.
Dopo alcuni giorni dalla nascita avviene il volo nuziale durante il quale la regina si accoppia con più maschi dopo di che comincia a deporre le uova, lavoro che farà per tutto il resto della sua vita.
Dalle uova nasceranno api maschi o femmine in base alla decisone dell'ape regina, che depone uova di maschi (non fecondate) in celle più grandi e uova di femmine (fecondate) in celle più piccole.
Le api operaie, che lavorano per la colonia, sono tutte femmine sterili, cioè che non possono deporre le uova; esse sono più piccole della regina, ricoperte da una fitta peluria e dotate di una serie di strumenti posti sulle zampe posteriori come il sacco raccogli-polline e le spazzole che servono per raccogliere e compattare il polline da portare poi all'alveare.
La vita di un'operaia, a causa dell'intenso lavoro, generalmente dura poco più di un mese, circa 40 giorni durante i quali fa molti lavori diversi: nei primi tre giorni di vita si occupa della pulizia delle celle; poi si occupa della cura delle uova; dal decimo al diciannovesimo giorno fa la guardia all'alveare e produce la cera e infine diventa bottinatrice ovvero si dedica alla raccolta di nettare e polline all'esterno dell'alveare e alla produzione del miele.
Da un alveare nascono anche dei maschi, i fuchi, che non lavorano per la colonia e hanno come unico compito quello di accoppiarsi con nuove regine, perciò solitamente trascorrono la loro vita (circa 50 giorni) fuori dall'alveare, aspettando il volo nuziale delle nuove regine.
Un alveare produce, oltre al miele e alla cera, anche altri prodotti: uno è la pappa reale, ricca di proteine, vitamine, fattori antibiotici e fattori di crescita perciò fonte inesauribile di salute. Un altro prodotto è la propoli, una sostanza raccolta e utilizzata dalle api per diversi scopi come ad esempio sterilizzare le celle prima della deposizione delle uova, dal momento che questa sostanza è dotata di proprietà antimicotiche, antibiotiche, antivirali, antiossidanti, anestetizzanti e cicatrizzanti.
Purtroppo le api stanno scomparendo: le cause sono sconosciute ma le ipotesi sono diverse: il cambiamento climatico, l'uso dei pesticidi, le onde elettromagnetiche dei cellulari…
Se le api scomparissero completamente dalla terra, all'umanità resterebbero solo quattro anni di vita; questo perché le api infatti concorrono per l'80% all'impollinazione delle coltivazioni perciò senza le api molte colture, frutti e legumi non sboccerebbero più: non si avrebbero mele, pere, mandorle, arance, limoni, mandarini, pesche, kiwi, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, castagne, pomodori, zucchine, melanzane, cavolfiori, girasoli, soia...
Ecco perché le api sono insetti così preziosi!
Per saperne di più…
Lucia Matteotti, Andiamo a scuola dalle api. Ed. Servizio promozione attività agricole della Provincia Autonoma di Trento. 2008.
(a cura di Elena Costanzi)