Cinquecento anni fa l'Amazzonia era un'infinita area verde di cui l'uomo faceva parte. Oggi, invece, è il simbolo del nostro dominio sulla natura, una terra dove l'unico valore che conti è quello commerciale. A partire da inquietati dati sull'inquinamento e la deforestazione (il diciotto per cento delle emissioni di gas nocivi deriva dagli allevamenti di bestiame, mentre tra il 2007 e il 2009 ventimila chilometri quadrati di alberi sono stati abbattuti), il film attraversa i luoghi in cui si sviluppa l'industria della carne (boschi, mattatoi, mercati, concerie), in un viaggio nel profondo dell'animo umano alla ricerca dei danni arrecati all'ecosistema da una civiltà affamata.