Gennaio 2001, pianure desertiche del Kutch in Gujarat, subito dopo il terremoto che ha distrutto interi villaggi. Sul confine con il Pakistan, nei villaggi di Julrai e Umarsar, gli aiuti non sono arrivati. Sono arrivati invece i funzionari della GMDC (Gujarat Mineral Development Corporation), industria mineraria a partecipazione semi-governativa che da tempo fiuta il business giacente nel sottosuolo: ricchissimo di lignite, buono per ricavarne energia. Con la scusa del terremoto, la GMDC persuade entrambe le collettività a sloggiare qualche decina di km più in là . La prospettiva sembra buona: nuove case, una vera scuola, ospedale, luce, acqua, persino due templi nel rispetto della diversità confessionale delle due comunità , induisti di casta alta quelli di Umarsar, e pastori semi-nomadi, ovvero umilissimi Rabari, quelli di Julrai. Le promesse non verranno mai mantenute. Ma avendole liberamente votate, con tanto d'impronte digitali sui registri della GMDC, gli abitanti ormai sloggiati dai villaggi, non potranno neppure accedere ai fondi di ricostruzione previsti causa-terremoto. Aftershocks è una puntualissima incursione all'interno della democrazia più grande del pianeta: dove lo sfruttamento e la manipolazione dell'ignoranza, permette qualsiasi abuso con la legittimazione del consenso.
