Nell'arco di una giornata invernale, nella palude salmastra del Piccolo Rann di Kutchh si possono incontrare persone, piante e animali, sfidando la nostra idea che i deserti siano distese vuote e aride. Qui specie in via di estinzione come l’asino selvatico (Equus hemionus khur) competono con il bestiame domestico dei villaggi confinanti. Il mesquite invasivo mette a rischio questa landa desolata ma fornisce anche cibo, ombra e legna da ardere. L’onnipresente rumore della pompa nel pozzo ci ricorda che qui in mezzo al “nulla” c’è la vita e vi lavorano gli Agariya, che fanno il sale nelle condizioni più dure. Il deserto non è mai vuoto.