Nei mari aspri della Čukotka, nell’Estremo Oriente russo, i cacciatori di balene guidano piccole imbarcazioni, facendosi strada attraverso i ghiacci. La loro vita è scandita da un presupposto preciso: si uccide per vivere e si vive per uccidere. Uno sguardo che osserva silenzioso luoghi remoti, per riflettere su come le leggi della sopravvivenza contraddicono la visione moderna dell'uomo sul mondo, ricordandoci chi siamo veramente.