Un’ode alla rivalità tra Uomo e Natura, un viaggio evocativo tra dimensione surreale e realtà attraverso il racconto di come un uomo potente si abbandona a un’insolita passione: sradicare alberi centenari lungo la costa georgiana per poi trapiantarli nel suo giardino privato. Gran parte di loro raggiungono dimensioni altissime, caratterizzando fortemente il paesaggio e la vita delle comunità locali, le quali, di conseguenza, sono costrette ad assistere e ad adattarsi allo sconvolgimento radicale dell’ambiente circostante. Per circa due anni la macchina da presa segue il lento processo del trasferimento degli alberi e al contempo ritrae i bisogni e i valori della società georgiana contemporanea, riflettendo sul tema della migrazione forzata, dove lo "sradicamento" è più di una metafora.