Il peschereccio “Parsian Shila” inizia il suo viaggio attraverso l'oceano con un equipaggio composto da 30 pescatori provenienti dall’Africa e 5 iraniani nei ruoli di comando. L’0biettivo è catturare 2000 tonnellate di tonno. Isolati in mezzo all’oceano per mesi, senza neanche la possibilità di contattare le loro famiglie, questi uomini condividono condizioni di vita estremamente dure, lavorando fino a 15 ore al giorno. La vita quotidiana sulla nave diventa un’attesa febbrile, interminabile, prima di trovare il banco di pesci giusto che permetta di tornare a casa con un bottino, come fosse una guerra. Pescare diventa una questione di vita o di morte. Tra poesia e critica sociale, un saggio visivo per riflettere sui meccanismi del capitalismo attraverso la pesca su scala industriale.