In questi ultimi mesi i movimenti ambientalisti stanno vivendo a livello mondiale un momento di grande visibilità. Anche in Italia i media dedicano quotidianamente ampi spazi sia alle tematiche di interesse ambientale generale sia a eventi più specifici, come i sempre più frequenti meeting studenteschi. In tal senso, il quadro che si va prefigurando può costituire una ulteriore occasione per osservare l’andamento dell’informazione ambientale in Italia e dibattere sulla sua efficacia. Diversi sono i quesiti e le riflessioni chel’incontro si propone di affrontare, primo fra tutti il rapporto tra i mezzi di informazione cartacei, quelli radiotelevisivi e il web. Quest’ultimo sembra essere l’unico spazio deputato al dibattito di argomenti scomodi e scottanti, seppure, al tempo stesso, non investito di quell’autorevolezza solitamente conferita ai media tradizionali. Partendo da queste considerazioni, quale funzione svolge la comunicazione emergenziale e catastrofista? Dove invece possono documentarsi i cittadini sugli stili di vita sostenibili? E sulle interconnessioni esistenti tra il livello globale e locale delle problematiche ambientali? Comunicazione ambientale come informazione o come stimolo ad attivarsi? O come specchio di chi si è già attivato, studiando e manifestando, e ha deciso di prendere parola?
L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto “Frame, Voice, Report!” con il contributo dell’Unione Europea.
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