Tre storie parallele che si incrociano, ne sono pro tagonisti un intellettuale, funzionario della tv, un’at trice di teatro e un ex contadino diventato dirigente in dustriale. Accompagna tutto il film il commento in voce off del medico/biologo Henri Laborit, che re ci tando sé stesso, illustra affascinanti teorie filo so fi che sull’evoluzione degli individui determinate dal pro priocontesto sociale: “L’evoluzione della specie, è conservatrice. E nel cervello degli animali si riscontrano delle forme assolutamente primitive. Esiste un primo cervello che Mac Lean ha chiamato il cervello rettile […] E scatena i comportamenti di sopravvivenza immediata. Poi, quando si passa ai mammiferi, un se condo cervello si aggiunge al primo e lo si definisce il cervello dell’affettività. Io pre fe ri sco dire che è il cervello della memoria. […] E poi un ter zo cervello, che si chiama corteccia cerebrale, si aggiunge ai primi due.Nel l’uomo si è con si de re vol mente sviluppato. Si chiama la corteccia associativa. Nel cervello del l’uo mo, que sti tre cer vel li so vrap posti esistono sempre. I nostri impulsi sono sempre quelli molto primitivi del cervello rettile.” Premio speciale della giuria a Cannes nel 1980.