Fin dalle prime esperienze nel cinema, Olmi introduce un profondo
cambiamento formale nel documentarismo industriale, evitando
accuratamente gli slanci retorici e scegliendo come protagonisti i
lavoratori, messi al centro di una vicenda corale. "Queste immagini
raccontano un piccolo fatto di cronaca avvenuto nell'alta Val Formazza
in primavera. E' una storia di tutti i giorni con eroi di tutti i
giorni". Inizia così la ricostruzione dell'intervento di una squadra
di emergenza chiamata a riattivare la linea elettrica "San Giacomo
220.000", un'avventura quotidiana che Olmi utilizza da un lato per
disegnare l'ambiente della montagna e delle sue genti, dall'altro per
mettere in scena il rapporto tra un gruppo di uomini seguendone il
lavoro e le occupazioni quotidiane.