Umberto Barbaro


Personaggio dall'attività poliedrica (regista, critico, saggista, sceneggiatore), fu insegnante presso il Centro Sperimentale di Cinematografia; in questa veste, scrisse numerose e valide opere, fra cui Soggetto e sceneggiatura, del 1939; altre, fra le quali Il film e il risarcimento marxista dell'arte, Servitù e grandezza del cinema, Il cinema tedesco, furono pubblicate postume fra il 1960 e il 1973. Il suo esordio cinematografico risale al 1933, quando diresse il documentario Cantieri dell'Adriatico; negli anni immediatamente successivi fu sceneggiatore di alcuni film, diretti da registi abbastanza famosi, come Goffredo Alessandrini, Luigi Chiarini e Amleto Palermi. Come regista ha diretto nel 1938 il suo unico lungometraggio, L'ultima nemica, che però non destò particolare interesse nella critica. Nell'immediato dopoguerra collaborò alla sceneggiatura di Caccia tragica, girato nel1947, con la regia di Giuseppe De Santis; un film di forte drammaticità , ambientato nel mondo contadino delle terre del Po sconvolte dalla guerra, popolato di reduci, di banditi e di borsari neri, in cui il regista tentò di realizzare con la maggiore efficacia possibile l'esigenza, allora molto sentita, di un cinema di intervento politico diretto e immediato sulla realtà nazionale, in cui sono evidenti gli influssi di grandi registi russi come Vsevolod Pudovkin e Mark Donskoj. In seguito, Barbaro tornò ad occuparsi di documentaristica, dirigendo, con Roberto Longhi, due cortometraggi su grandi pittori italiani: Carpaccio (1947) e Caravaggio (1948).

Iscrizione film

26° Festival

CINEMAMBIENTE

05 Giugno - 11 Giugno 2023
TORINO

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JUNIOR

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