Remigio Del Grosso


Nato a Pistoia il 23 febbraio 1909 (morto nel 1996), si diploma all'Accademia di Bel- le Arti a Firenze e aderisce al movimento futurista, prima di laurearsi in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino nel 1934. La passione per il nuoto lo porta a sperimentare nel 1935 le riprese subac- quee, realizzando Allenamento Collegiale nella piscina dello Stadio Comunale di Torino sulla squadra di pallanuoto"Torino nuoto", di cui eÌ€ direttore tecnico. Durante la guerra, ha l'incarico, come ufficiale di marina, dall'Istituto Luce di effettuare riprese cinematografiche. Nel 1939 inizia a occuparsi di televisione, realizzando, fino al 1941, 600 ore di riprese sperimentali all'EIAR di Roma e di Milano. Nel 1944 entra nel Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e fonda il Reparto Radio. Nel 1946 fonda la Vi.de.S, che in seguito cede a Franco Cristaldi e, nello stes- so anno, assume la direzione della sede di Torino della "Settimana Incom", restando in carica fino al 1956. Nel 1948 costruisce una custodia subac- quea in ottone cadmiato, per la cinepresa Vidamo della Zeiss, attualmente conser- vata al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nel 1952 progetta il sistema d'illumina- zione subacquea del batiscafo Trieste del Prof. Auguste Piccard e per primo porta una cinepresa Cameflex e un registratore Nagra a oltre 1.000 metri nelle acque di Ischia. Nello stesso anno costruisce una custodia in acciaio per la ASKANIA 35 mm da utilizzare per le riprese de I sette dell'Orsa Maggiore. In seguito continueraÌ€ a perfezionare le sue custodie subacquee fino alla Kinemar, che costituisce il suo progetto piuÌ€ avanzato e lavoreraÌ€ come operatore subacqueo per film come: Mi- zar, Siluri Umani, I raggi mortali del Dott. Mabuse. Nel 1957 realizza una co-produzione con la RAI: Avventure sopra e sotto i mari, cui seguono Uomini sotto il mare e Orizzonti sconosciuti.Tra le altre riprese sottomarine ricordiamo: Negli abissi marini con Piccard,Un miliardario sotto il mare con Jacques Mayol, la collaborazione con Bruno Vailati per le serie I sette Mari e L'enciclopedia del Mare, e numerosi reportages anche legati a varie campagne di ricerca archeologica, tra cui, nel 1965, quella sul galeone olan- dese Van Lyden affondato nel 1628. Negli anni di permanenza a Torino, Victor De Santis attiva una collaborazione molto stretta col CineFiat, sviluppando precise connotazioni d'"autore" all'interno del cinema industriale.

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05 Giugno - 11 Giugno 2023
TORINO

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