Ron Bowman


Affidandosi a immagini spettacolari, girate in tutto il mondo, e a fedeli ricostruzioni digitali, in grado di riprodurre i rischi a cui stiamo andando incontro, Bowman affronta in modo diretto e preciso una delle più grandi minacce dei nostri tempi: il riscaldamento globale. Sei gradi che possono cambiare il mondo si ispira al libro "Six Degrees" del britannico Mark Lynas, giornalista, ambientalista, attivista e commentatore televisivo, che collabora con i quotidiani il "Guardian" e l' "Observer" e con le riviste "National Geographic", "New Statesman" e "Granta". Ecco schematicamente la tesi proposta da Mark Lynas: + 1 grado: l'innalzamento dell'acqua sommergerebbe migliaia di case nel Bengala; in Gran Bretagna si inizierebbero a coltivare nuove piante. + 2 gradi: gli orsi polari diventerebbero una specie a rischio, la foresta inizierebbe a crescere nella tundra canadese, scomparirebbe la maggior parte della barriera corallina dei tropici. + 3 gradi: molti scienziati ritengono che questo aumento rappresenti il punto di svolta per la vita sul nostro pianeta, la neve scomparirebbe su quasi tutte le vette delle Alpi. + 4 gradi: paesi come il Bangladesh e l'Egitto sarebbero devastati e città  come Venezia potrebbero scomparire, nel 2035 non ci sarebbero più i ghiacciai dell'Himalaya e più di un miliardo di persone perderebbero l'acqua dolce. + 5 gradi: al posto delle fasce temperate dei due emisferi si creerebbero due enormi zone inabitabili e le falde acquifere che riforniscono città  come Los Angeles, Il Cairo o Bombay si prosciugherebbero. + 6 gradi: Il pianeta ritornerebbe al periodo del Cretaceo, i disastri naturali sarebbero all'ordine del giorno e alcune delle più grandi città  sarebbero abbandonate o sommerse dall'acqua.

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