Il Mare d'Aral, in Asia centrale, rappresenta uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall'uomo. Annoverato tra i quattro maggiori laghi salati al mondo, oggi è quasi scomparso, prosciugatosi nel tempo a causa di sconsiderati progetti di irrigazione avviati dall'ex Unione Sovietica. Nelle immagini di Zhalanash, villaggio di pescatori ora a diversi chilometri dalle rive del lago, vediamo solo i resti di un'area un tempo fiorente. Relitti di pescherecci erosi dal deserto polveroso, un cammello solitario che vaga all'orizzonte, mentre un uomo guida il suo camion su strade sabbiose per consegnare acqua ai pochi residenti rimasti. Un paesaggio evocativo sul cui vuoto che sembra amplificarsi, emerge il ritratto intenso di persone che meditano sulle speranze di un tempo e sull'attuale solitudine.