La costruzione e la posa del cavo sottomarino sotto lo stretto di Messina in un documentario che vede la partecipazione rispettivamente come operatore e come montatore di Alberto Grifi e Alfredo Leonardi, due tra i maggiori esponenti del "cinema d'artista" della scuola romana, influenzata da un lato dalla pop art di Mario Schifano, dall'altro attenta a documentare i nuovi soggetti sociali, come in Anna di Grifi, primo grande film d'avanguardia italiano realizzato in video.